CIPL Agricoltura Operai e Florovivaisti Catania: rinnovato il contratto provinciale

Per i 27mila addetti ai lavori, aumento del salario con il nuovo contratto di settore 2024-2027

Il 23 ottobre 2024 Confagricoltura, Coldiretti e Cia con le organizzazioni sindacali Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, al termine di una lunga trattativa, hanno firmato il rinnovo del contratto provinciale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Catania. 
L’intesa, siglata in sintonia tra i sindacati e le parti datoriali, tenendo conto anche delle necessità dei lavoratori e del costo dei costi della vita, prevede un aumento complessivo del salario degli operai agricoli e florovivaisti, pari al 6,2% a giornata, con decorrenza dal 1° novembre 2024.
L’accordo, avrà durata quadriennale, con validità dal 1° ottobre 2024 al 31 dicembre 2027.

Incentivo per il lavoro delle persone con disabilità, le modalità operative

Fornite le indicazioni per l’erogazione del beneficio previsto per enti del terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e ONLUS (INPS, messaggio 29 ottobre 2024, n. 3588).

Con il messaggio in commento, l’INPS ha comunicato le modalità operative per l’erogazione dell’incentivo per il lavoro delle persone con disabilità under 35 riservato a enti del Terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e ONLUS (articolo 28, comma 1 del D.L. n. 48, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 85/2023).

In particolare, l’incentivo è rivolto ai datori di lavoro privati che assumono persone con disabilità a tempo indeterminato. L’agevolazione consiste in un contributo economico che copre una parte del costo salariale, con l’obiettivo di favorire l’inserimento e il mantenimento nel mercato del lavoro di soggetti con disabilità.

Le domande possono essere presentate fino al 31 ottobre 2024, esclusivamente dai datori di lavoro, direttamente o anche tramite i propri intermediari delegati, autenticandosi con la propria identità digitale. A ogni domanda sarà attribuito un codice identificativo.

Il contributo sarà erogato, nel limite delle risorse disponibili, in un’unica soluzione entro il 31 dicembre 2024, in favore dei soggetti ammessi al beneficio.

Sono previsti controlli a campione almeno sul 10% dei beneficiari, con eventuale revoca del contributo laddove siano rilevate irregolarità.

 

CdM: adeguamento normativa nazionale a norme europee su trasferimenti di fondi e cripto-attività

Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 29 ottobre 2024, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2023/1113, riguardante i dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi e determinate cripto-attività e che modifica la direttiva (UE) 2015/849, e per l’attuazione della direttiva (UE) 2015/849, relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo, come modificata dall’articolo 38 del medesimo regolamento (UE) 2023/1113.

Al fine di adeguare l’ordinamento nazionale alle disposizioni del Travel Rule Crypto (TFR), il decreto legislativo approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri interviene sul cosiddetto Decreto Antiriciclaggio (dD.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231) e apporta modifiche di mero coordinamento al D.L. n. 167/1990, in materia di rilevazione a fini fiscali di taluni trasferimenti da e per l’estero di denaro, titoli e valori.

 

Al fine di rafforzare i presidi antiriciclaggio in relazione alle cripto-attività:

  • vengono modificate le definizioni già previste di «cripto-attività», di «servizi per le cripto-attività» e di «prestatori di servizi per le cripto-attività», secondo quanto previsto dal regolamento (UE) 2023/1114;

  • vengono inseriti i prestatori di servizi per le cripto-attività (CASP), cioè le persone giuridiche autorizzate ad effettuare la prestazione di uno o più servizi per le cripto-attività ai clienti su base professionale, nella categoria degli intermediari bancari e finanziari, al fine di assicurare che gli stessi siano soggetti agli stessi requisiti e allo stesso livello di vigilanza, relativamente ai profili antiriciclaggio, previsti per gli intermediari bancari e finanziari.

Con riguardo agli obblighi cui i CASP saranno soggetti in virtù della loro inclusione tra gli intermediari bancari e finanziari, vengono previsti, tra gli altri:
– l’obbligo di trasmissione all’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) dei dati aggregati concernenti la propria operatività, al fine di consentire l’effettuazione di analisi mirate a far emergere eventuali fenomeni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo nell’ambito di determinate zone territoriali;
– la soggezione alla vigilanza di Banca d’Italia, ai fini antiriciclaggio.

 

Inoltre, i prestatori di servizi per le cripto-attività vengono inclusi tra i soggetti presso i quali il Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza può espletare controlli sui fenomeni di riciclaggio.

 

Infine, vengono fatti interventi sulle disposizioni in materia di analisi e valutazione del rischio, individuando misure che devono essere attuate dai prestatori di servizi per le cripto-attività, al fine di mitigare e attenuare i rischi riconducibili a trasferimenti verso o da indirizzi auto-ospitati.

CCNL Cemento Industria: varata la piattaforma per il rinnovo contrattuale

Presentata la piattaforma contrattuale con la richiesta di un aumento salariale di 220,00 euro ed altri interventi in materia economica e normativa

Le OO.SS. Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno reso noto, tramite una nota stampa, l’approvazione della piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale collettivo del settore cemento, calce e gesso industria, che riguarda circa 10mila addetti. Con l’accordo siglato il 15 ottobre 2024 si sono adeguati i salari all’aumento inflattivo dell’ultimo triennio 2022-2024, con un aumento di 239,00 euro. Il nuovo CCNL decorre dal 1° gennaio 2025 e scade il 31 dicembre 2027. 
Con la presentazione della piattaforma le Sigle partono dalla richiesta di un aumento salariale pari a 220,00 euro al livello 140, tenuto conto dei valori inflattivi per i prossimi anni e dell’andamento positivo dei valori di produzione. Viene richiesto anche l’innalzamento dell’elemento di garanzia retributiva a 350,00 euro annui e la previsione dell’erogazione in tutti i casi in cui nell’anno precedente non sia stato contratto un premio di risultato. Sempre in materia economica, per la mensa viene proposto che il costo del servizio sia a carico totalmente dell’azienda, con l’aumento de l’indennità sostitutiva. 
Inoltre, viene ripreso il tema della riduzione dell’orario di lavoro; della formazione professionale che deve essere obbligatoria per tutti; degli investimenti in salute e sicurezza per la riduzione degli infortuni e delle malattie professionali, in questo senso è richiesto alle aziende il lavaggio degli indumenti da lavoro; oltre ad un punto chiave quale la difficoltà di reperire manodopera specializzata. Senza dimenticare di implementare nuove disposizioni sull’inquadramento e sulla valorizzazione delle competenze; oltre all’innalzamento dell’aspettativa non retribuita  e alla conservazione del posto di lavoro per malattie gravi, congedi, tutela della genitorialità e il benessere psicofisico dei lavoratori transgender. Previsti interventi anche su trasferta e licenziamenti. In materia di previdenza complementare viene chiesto un aumento dello 0,70% del contributo mensile a carico delle aziende per il focus pensione concreto. 
La piattaforma presentata dai sindacati sarà posta al vaglio delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. 

“Decreto PNRR-quinquies”, lotta al lavoro sommerso e interventi nel settore della moda

Pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 28 ottobre 2024 il provvedimento rifinanzia anche il Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria (D.L. 28 ottobre 2024, n. 160).

Nella Gazzetta ufficiale del 28 ottobre 2024 è stato pubblicato il cosiddetto “Decreto PNRR-quinquies” (D.L. n. 160/2024) che reca diverse misure nel campo del lavoro: lotta al lavoro sommerso; interventi di sostegno dei lavoratori occupati nel settore della moda; rifinanziamento del Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria.
In particolare, per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga per fronteggiare la crisi occupazionale dei lavoratori dipendenti delle imprese del settore moda (tessile, abbigliamento, calzaturiero, conciario), l’integrazione viene riconosciuta dall’INPS per 8 settimane, fino al 31 dicembre 2024, ai lavoratori dipendenti di imprese, anche artigiane, con un numero di addetti pari o inferiore a 15 (articolo 2, D.L. n. 160/2024).
Come ulteriore misura di sostegno si prevede che l’integrazione salariale, ordinariamente erogata dal datore di lavoro al dipendente e poi rimborsata dall’INPS, potrà essere pagata direttamente dall’Istituto previdenziale nel caso in cui esistano serie e documentate difficoltà finanziarie. Il limite di spesa previsto è di 64,6 milioni di euro.
Sul versante della lotta al lavoro sommerso (articolo 1) sono previsti l’introduzione degli indici sintetici di affidabilità contributiva (ISA), delle liste di conformità dell’Ispettorato nazionale del lavoro (INL) e il potenziamento della rete del lavoro agricolo di qualità.
Infine, vengono stanziate risorse annualmente con Decreto del presidente del Consiglio dei ministri, da adottare di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per finanziare in una percentuale non superiore al 5%, la quota del Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri da destinare a misure di risoluzione di situazioni di crisi occupazionale a vantaggio delle imprese operanti nel settore dell’informazione e dell’editoria, incluso il rifinanziamento della misura di cui all’articolo 1, comma 498 della Legge n. 160/2019.