Ebinter Oristano: proseguono i corsi di formazione

I corsi sono pensati per le aziende e i dipendenti del Settore terziario

L’Ente bilaterale territoriale del terziario della provincia di Oristano ha reso noto il proseguimento dei corsi di formazione destinati alle aziende del settore. I percorsi formativi abbracciano sia la materia della sicurezza sul lavoro sia la formazione professionalizzante. L’Ente ha precisato che la formazione in materia di: informatica, marketing e comunicazione sono solo alcuni dei temi inseriti per soddisfare le esigenze delle aziende e dei lavoratori. I corsi sono gratuiti e rappresentano un’opportunità per potenziare le competenze già acquisite e per crescere dal punto di vista professionale, imprenditoriale, sociale e culturale.

CCNL Istituzioni Socio-Assistenziali (Anaste-Confsal): erogata l’Una Tantum nel mese di maggio

Una Tantum di euro 300,00 versata ai dipendenti del settore

Il CCNL sottoscritto in data 27 dicembre 2022, tra Anaste; Confsal; Cse Sanità (Federazione delle professioni sanitarie sociali tecniche e amministrative della Confederazione Cse); Cse Fulscam (Federazione Unitaria Lavoratori Servizi, Commercio, Albergo e Mensa); Confelp-Confederazione Europea Lavoratori e Pensionati, ed applicato a tutti i dipendenti di Enti giuridici, imprese, aziende, associazioni ed iniziative organizzate, operanti nei settori di seguito riportati:
– ex Ipab depubblicizzate, Fondazioni, Associazioni con o senza figura giuridica riconosciuta. Enti del Terzo Settore, Cooperative o Consorzi;
– Centri e servizi a ciclo diurno, ambulatori e istituti riabilitativi e diagnostici, per anziani e per disabili, nonché delle strutture e servizi per malati terminali o in stato vegetativo permanente o in stato di minima coscienza;
– Residenze Socio Sanitarie-Psichiatriche;
– Enti che gestiscano, in qualsivoglia forma giuridica essi siano costituiti, servizi per tossicodipendenti o alcool- dipendenti, comunque denominati; servizi per portatori di handicap comunque denominati (istituti assistenziali, centri per la riabilitazione, istituti psico-medico-pedagogici, residenze sanitarie assistenziali, comunità alloggio, assistenza domiciliare, ecc.); servizi per anziani autosufficienti, parzialmente autosufficienti, non autosufficienti e/o per soggetti in stato di disagio sociale comunque denominati (case di riposo, residence, residenze sanitarie assistenziali, case-albergo, case protette, assistenza domiciliare, ecc.);
nonché, applicato ai rapporti di lavoro di tipo privato nel comparto socio-sanitario-assisteziale-educativo per le realtà aderenti all’Anaste che si impegnano ad assumere comportamenti coerenti su tutto il territorio nazionale, prevede, secondo quanto disciplinato dall’art. 71 “Indennità di vacanza contrattuale”, ed a copertura del periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 e la data di sottoscrizione del CCNL, la corresponsione a ciascun lavoratore, di un ammontare a titolo di Una Tantum pari ad euro 300,00, da versare loro in 15 tranche mensili e con il medesimo importo, decorrenti dalla data di sottoscrizione contrattuale.

 

 

EB Veneto F.V.G.: a partire da maggio previsti nuovi servizi e procedure

Tra le novità la possibilità di chiedere i rimborsi per i figli fino a 14 anni, l’aumento dell’importo dell’una tantum destinata alla natalità, fino a 90 giorni di tempo per richiedere i rimborsi 

L’EB Veneto F.V.G., l’ente bilaterale regionale del Commercio, dei Servizi e del Turismo del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, ha stabilito nuovi servizi e procedure in vigore dal 1°maggio 2023 per tutti i dipendenti titolari e soci delle aziende iscritte. 
Tra le novità vi è l’aumento dell’età del figlio, da 12 a 14 anni, per richiedere il rimborso del 50% dei costi sostenuti per baby-sitter, centri estivi, dopo scuola, campi scuola, attività sportiva e l’incremento dell’erogazione dell’una tantum per la natalità da 350,00 a 400,00 euro.
La possibilità di richiedere il rimborso rispetto alla data di fattura passa da un termine di 60 a 90 giorni.
Al fine di ottenere un maggiore monitoraggio delle vulnerabilità informatiche, è stato anche introdotto la possibilità di un rimborso del 50%, fino ad un massimo di 400,00 euro per i costi sostenuti dall’azienda per l’acquisto di prodotti, strumenti e attrezzature altamente innovativi, o per l’attivazione di piattaforme per la gestione di piani di welfare aziendale o di software per la gestione della fatturazione elettronica.

Agenzia delle entrate: chiarimenti su esenzione IVA per attività di carattere educativo e didattico

L’Agenzia delle entrate ha fornito chiarimenti sul trattamento ai fini IVA riguardante attività di natura educativa e didattica (Agenzia delle entrate, risposta 9 maggio 2023, n. 321).

La questione oggetto del parere dell’Agenzia delle entrate è posta da una società che svolge corsi di formazione di lingua inglese e che dichiara di aver ottenuto il riconoscimento all’applicazione del regime di esenzione IVA, così come previsto dall’articolo 10, co. 1, n. 20), del D.P.R. n. 633/1972 (Decreto IVA). Dovendo erogare corsi di lingua per conto di due diverse società, delle quali una sola in possesso dei requisiti di esenzione, l’istate ha chiesto chiarimenti in merito al regime di esenzione IVA  prospettando la possibilità di fatturare alla prima società la prestazione senza IVA, fatturando la società stessa a sua volta ai propri
clienti in esenzione IVA, e alla seconda società di fatturare la prestazione ugualmente senza IVA, ma lasciando poi fatturare la società ai propri clienti applicando l’IVA.

 

L’articolo 10, primo comma, n. 20) del Decreto IVA prevede l’esenzione dall’IVA per le prestazioni educative dell’infanzia e della gioventù e quelle didattiche di ogni genere, anche per la formazione, l’aggiornamento, la riqualificazione e riconversione professionale, rese da istituti o scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni e da enti del Terzo settore di natura non commerciale.

 

Per beneficare della suddetta esenzione IVA, le prestazioni devono essere:

– di natura educativa dell’infanzia e della gioventù o didattica di ogni genere, ivi compresa l’attività di formazione, aggiornamento, riqualificazione e riconversione professionale (requisito oggettivo)

– erogate da istituti o scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni (requisito soggettivo).

 

L’istante gode del regime speciale basato sul parere tecnico vincolante dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, ma essendo tale regime circoscritto all’attività di natura educativa e didattica specificatamente riconosciuta, è da valutare se, in base agli accordi stipulati con gli istituti interessati, l’attività che la società rende a loro favore sia la stessa attività di insegnamento per la quale ha ottenuto il riconoscimento e non consista invece in una mera messa a disposizione di insegnanti, in cui il docente svolge temporaneamente compiti di insegnamento sotto la responsabilità di quest’ultimo istituto (sentenza della Corte di Giustizia UE, C­434/05 del 14 giugno 2007, par. 19, 22, 23). In questa fattispecie, infatti, non ricorrerebbero i presupposti per l’esenzione IVA.

 

L’Agenzia, pertanto, ritiene che le prestazioni che la società intende effettuare siano esenti da IVA al verificarsi delle seguenti condizioni:

  • permangano in capo all’istante i presupposti di fatto e di diritto in base ai quali la Direzione regionale del Lazio ha reso il citato parere;

  • le prestazioni siano identiche a quelle oggetto di ”riconoscimento” e non consistano nella mera messa a disposizione di docenti, nel senso chiarito dalla Corte di Giustizia UE.

Al ricorrere dunque di questi presupposti l’istante potrà fatturare le prestazioni pattuite in esenzione da IVA agli istituti committenti, riconosciuti o meno.

Per quanto riguarda, invece, la prestazione di insegnamento che gli stessi istituti committenti a loro volta fatturano ai propri discenti, torna dirimente il possesso del requisito del riconoscimento.

CCNL Legno Arredamento – Industria: le OO.SS. chiedono la riapertura del tavolo di rinnovo

Feneal, Filca e Fillea, in attesa di novità sulle posizioni assunte da FederLegno, minacciano la ripresa della mobilitazione di settore 

Dopo l’interruzione delle trattative e del conseguente sciopero del 21 Aprile 2023, Feneal, Filca e Fillea sono in attesa di ricevere da parte di FederLegno e delle aziende associate novità in merito alla riapertura del tavolo di confronto per il rinnovo del contratto collettivo, scaduto lo scorso 31 dicembre.
Nel contempo prosegue la mobilitazione delle OO.SS. di settore a difesa del contratto collettivo, del giusto salario, del riconoscimento di diritti e formazione, confermando il blocco di tutte le prestazioni straordinarie e dell’istituto della flessibilità.  
In una nota dei giorni scorsi delle Segreterie nazionale si evince il richiamo alla responsabilità contrattuale verso le lavoratrici e i lavoratori in un momento così delicato ed il conseguente riconoscimento del giusto incremento salariale. L’intento dei Sindacati è quello di trovare soluzioni positive per le lavoratrici e i lavoratori, che hanno dato un grande contributo allo sviluppo del settore con le loro professionalità.
In assenza di novità entro il 31 maggio si sono dichiarati disponibili a dare mandato alle strutture territoriali e alle Rsu per l’organizzazione di una serie di iniziative di mobilitazione a sostegno della vertenza da definire a livello locale per i mesi di giugno e luglio.