CCNL Riscossione Tributi: c’è l’ok su Premio Aziendale 2023 e flessibilità

Sottoscritto l’accordo su premio 2023 flessibilità oraria

Le sigle sindacali Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin, in data 9 giugno 2023, hanno sottoscritto il Verbale di Accordo che riguarda il Premio Aziendale per il 2023 in Agenzia delle Entrate. Il Premio è sottoposto al regime di tassazione agevolata e viene erogato con la busta paga di giugno 2024, previa certificazione del conseguimento dell’obiettivo incrementale di efficienza e produttività del lavoro. A beneficare del Premio è il personale delle Aree professionali ed i Quadri direttivi dell’Ente Pubblico Economico Agenzia delle Entrate-Riscossione, in organico alla data del 1° gennaio 2024. In linea con quanto previsto dal CCNL i parametri che vengono presi in considerazione per il 2023 sono:
– la percentuale di istanze di rateizzazioni “ordinarie” fino a 120.000 euro concesse entro 10 giorni dalla presentazione dell’istanza, rispetto al totale delle rateizzazioni concesse. L’indicatore ha lo scopo di rilevare la capacità di efficientare il processo di concessione delle rateizzazioni “ordinarie” di importi fino al limite fissato dalle disposizioni normative;
l’incidenza dei pagamenti ricevuti tramite i canali remoti messi a disposizione dall’Ente, incluso PagoPa. L’indicatore stabilisce la relazione tra il numero delle transazioni di pagamento effettuate presso i canali remoti e il montante complessivo delle transazioni di pagamento registrare per il 2023.
Per l’erogazione del Premio 2023, i tempi di concessione delle istanze di rateizzazione e dei pagamenti ricevuti tramite i canali remoti devono presentare un valore soglia di maggiore o uguale al 93% incrementale rispetto al risultato ottenuto nell’esercizio 2022 pari al 91,42%.

LIVELLO  IMPORTO 
QD4 4.040
QD3 3.422
QD2 3.050
QD1 2.870
3A4L 2.520
3A3L 2.345
3A2L 2.215
3A1L 2.100
2A3L 1.970
2A2L 1.895
2A1L 1.845
Livello Unico  1.720

Nel corso dell’incontro ci si è confrontati su tematiche importanti quali il rinnovo della polizza sanitaria in corso e la proroga fino alla fine dell’anno della flessibilità dell’orario di ingresso e della pausa pranzo. Gli ultimi due istituti sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2023.

CCNL Enel, definito il Premio aggiuntivo 2023

Sono stati definiti gli importi relativi al Premio aggiuntivo per il personale Enel

Proficuo incontro tra le OO.SS. nazionali di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil ed Enel X che, il 31 maggio scorso, hanno sottoscritto il verbale di accordo concernente il Premio aggiuntivo 2023, cassa 2024, per i lavoratori della funzione Business to Government per le Unità Smart Lighting And Smart City e dell’Unità Detailed Engineering e Technical Support e Offering Engineering. Ad essere interessati dal Premio sono 150 dipendenti della struttura tecnica, suddivisi all’interno delle varie Strutture Territoriali e circa 20 tecnici progettisti. Rispetto allo scorso anno, il Premio è migliorato in quella che è la propria struttura che è stata modificata per accogliere e mettere in pratica al meglio le specificità di commessa entro le quali si va ad intervenire. Sono stati aumentati gli importi di alcune piste ed è stato determinato un meccanismo volto a premiare le attività complessive delle singole strutture territoriali. Il Premio è composto da tre piste:
– “Lavorato”: pari al 60% del Premio totale, per un importo di 150.000 euro per il 100% conseguito e riferito a tutto quello che viene realizzato nell’arco del 2023. L’importo viene erogato in proporzione alla percentuale dei dipendenti presenti nelle strutture territoriali dell’Unità Smart Lighting And Smart City;
– “Giacenze di magazzino”: pari al 30% del Premio totale, per un importo di 75.000 euro per il 100% conseguito e riferito all’abbassamento del valore delle scorte a magazzino per ciascuna sede territoriale. L’importo viene erogato con importi uguali tra tutti i dipendenti a livello nazionale dell’Unità Smart Lighting And Smart City;
– “Smart City”, pari al 10% del Premio totale, per un importo di 30,000 euro per il 100% conseguito, e relativo alla realizzazione di impianti tecnologici nei vari comuni dove opera Enel X. Questa parte del Premio viene suddivisa con importi uguali tra tutti i colleghi a livello nazionale dell’Unità Smart Lighting And Smart City.

I progettisti godono di una premialità con importi incrementati da 30.000 a 35.000 euro per il 100% del conseguito. Ad essere aumentato è anche l’importo complessivo del bonus aggiuntivo di 5.000 euro che è assegnato alla pista “Giacenze di magazzino”. Per il personale Unità Detailed Engineering e Technical Support e Offering Engineering, il premio maturato è erogato in funzione del raggiungimento dell’obiettivo assegnato con riferimento al periodo da gennaio a dicembre 2023. Il premio maturato è in funzione del raggiungimento del budget dei “capex”, nella misura dell’80% (64.000,06 euro), del 90% (72.000,07 euro), del 100% (80.000,00 euro) e del 150% (86.710,24 euro).

Pensioni 2023: i requisiti per la quattordicesima

L’INPS ha comunicato i criteri con i quali sarà corrisposta la somma aggiuntiva in occasione della prossima mensilità di luglio (INPS, messaggio 12 giugno 2023, n. 2178).

La somma aggiuntiva, meglio nota come quattordicesima, sarà erogata dall’INPS in occasione della mensilità di luglio 2023. L’Istituto lo ha confermato tramite il messaggio in commento, con il quale sono stati resi noti anche i criteri di attribuzione alle diverse categorie di pensionati. La corresponsione è effettuata d’ufficio per i soggetti per i quali nelle banche dati dell’INPS sono disponibili i dati reddituali utili per effettuare la lavorazione.

In particolare, a coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° agosto 2023 (pensioni gestite nei sistemi integrati) o dal 1° luglio 2023 (pensioni gestite nei sistemi della Gestione pubblica) al 31 dicembre 2023 e ai soggetti divenuti titolari di pensione nel corso del 2023, che rientrino nei limiti anagrafici e reddituali normativamente previsti, la quattordicesima sarà, come di consueto, attribuita d’ufficio con la rata di dicembre 2023.

Comunque, coloro che non ricevano la quattordicesima e ritengano, comunque, di averne diritto possono presentare apposita domanda di ricostituzione online, denominata “RICOSTITUZIONE REDDITUALE PER QUATTORDICESIMA”, accedendo al sito istituzionale  con la propria identità digitale, (SPID almeno di II livello, CNS o CIE 3.0). In alternativa, è possibile rivolgersi agli istituti di patronato.

Nel messaggio in oggetto, l’INPS rammenta i requisiti reddituali per il 2023 in caso di prima concessione (tutti i redditi posseduti dal soggetto nell’anno in corso) e nel caso di concessione successiva alla prima (i redditi per prestazioni per le quali sussiste l’obbligo di comunicazione al Casellario centrale dei pensionati conseguiti nel 2023 e i redditi diversi del 2022).

Inoltre, per il diritto al beneficio viene preso in considerazione il reddito annuo del richiedente che, in relazione agli anni di contribuzione, deve essere inferiore ad alcuni limiti indicati nella tabella inclusa nel messaggio in commento, suddivisa per tipologia e anni di contribuzione. A parità di contribuzione, gli importi vengono differenziati in base alla fascia di reddito nella quale si inquadra il beneficiario, ossia fino a 1,5 volte o fino a 2 volte il trattamento minimo. Il tetto massimo reddituale, oltre il quale il beneficio non spetta, viene incrementato dell’importo del beneficio, diverso per ciascuna fascia contributiva. Infatti, la cosiddetta clausola di salvaguardia prevede che, nel caso in cui il reddito complessivo individuale annuo risulti superiore a 1,5 volte o a 2 volte il trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della somma aggiuntiva spettante, l’importo in parola viene corrisposto fino a concorrenza del predetto limite maggiorato.

Nel messaggio, infine, vengono descritte le diverse operazioni eseguite dall’Istituto in riferimento all’erogazione della quattordicesima per le diverse categorie di pensioni: gestite nei sistemi integrati (Gestione privata, ex ENPALS, Gestione pubblica liquidate con il sistema IVS, dei giornalisti liquidate con il sistema IVS), gestite nei sistemi della Gestione pubblica e gestite nei sistemi ex INPGI.

CCNL Turismo (Federturismo): il punto sulle trattative

Tra i punti discussi il fenomeno della terziarizzazione e le richieste dei sindacati per accelerare il confronto 

Si sono incontrate il 7 giugno Federturismo Aica Confindustria e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, al fine di proseguire il confronto iniziato lo scorso 2 maggio, per il rinnovo del CCNL  applicabile ai dipendenti da aziende dell’Industria Turistica.
Primo tema discusso durante il confronto è stato il fenomeno della terziarizzazione, a tal proposito i sindacati hanno confermato la loro contrarietà rispetto al sistema di outsourcing, fortemente utilizzato dal settore negli ultimi anni. 
I sindacati hanno, inoltre, richiesto di accelerare il confronto sulla parte normativa ed economica, anche a fronte degli ottimi risultati raggiunti dalle aziende.
Le trattative continueranno il prossimo 19 giugno (terziarizzazioni e relazioni sindacali) e il prossimo 12 luglio (relazioni sindacali e diritti individuali).

Corsi di formazione per RLS: frequenza obbligatoria e assenze

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali interviene sui corsi di formazione obbligatoria per i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, evidenziando il ruolo della contrattazione collettiva nazionale in materia (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, risposta 12 giugno 2023, n. 3).

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) ha diritto a una formazione particolare in materia di salute e sicurezza concernente i rischi specifici esistenti negli ambiti in cui esercita la propria rappresentanza, tale da assicurargli adeguate competenze sulle principali tecniche di controllo e prevenzione dei rischi stessi. Lo prevede l’articolo 37, comma 10, del D.Lgs. n. 81/2008, norma a cui fare riferimento per la disciplina della formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti.

 

Nella risposta a interpello in oggetto, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali viene interrogato, in particolare, sulle assenze eventualmente ammesse rispetto alla durata minima del corso chiedendosi, nello specifico, se la frequenza al corso di formazione obbligatoria per RLS deve rispettare pedissequamente quanto previsto dalla norma senza ammettere alcuna assenza o se, per similitudine con i corsi di formazione per altre figure della sicurezza, può essere ammessa l’assenza del 10% rispetto alla durata minima del corso.

 

In merito alla durata minima del corso di formazione, il citato articolo 37, al comma 11, fissa la stessa in 32 ore iniziali, precisando, infatti, che: “La durata minima dei corsi è di 32 ore iniziali, di cui 12 sui rischi specifici presenti in azienda e le conseguenti misure di prevenzione e protezione adottate, con verifica di apprendimento”.

 

La norma, poi, contiene un espresso rinvio alla contrattazione collettiva, stabilendo che “Le modalità, la durata e i contenuti specifici della formazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sono stabiliti in sede di contrattazione collettiva nazionale (…)”, come pure è sempre la contrattazione collettiva nazionale che disciplina le modalità dell’obbligo di aggiornamento periodico, la cui durata non può essere inferiore a 4 ore annue per le imprese che occupano dai 15 ai 50 lavoratori e a 8 ore annue per le imprese che occupano più di 50 lavoratori.

 

Pertanto, il Ministero ribadisce che la normativa vigente prevede già in modo esplicito la durata minima dei corsi di formazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (appunto di 32 ore iniziali), rinviando alla contrattazione collettiva nazionale la fissazione delle modalità, della durata e dei contenuti specifici della formazione stessa nel rispetto dei criteri minimi di cui sopra detto.