CIPL Edilizia – Industria Verbania: sottoscritto il verbale

Principali argomenti del rinnovo sono l’incremento dell’indennità di mensa, l’introduzione dell’indennità per lavori in alta montagna e in galleria, dell’indennità di trasferta e dell’indennità di reperibilità

Il 24 luglio 2023 è stato sottoscritto tra Ance Verbania e Feneal-Uil Piemonte, Filca-Cisl Piemonte, Fillea-Cgil Novara il verbale di accordo per il rinnovo del contratto territoriale relativo al settore edile, per la provincia del Verbano.
Di seguito gli argomenti considerati di maggior rilievo.
Indennità sostitutiva di mensa 
A decorrere dal 1°agosto 2023, l’indennità sostitutiva di mensa per gli operai viene progressivamente elevata secondo le seguenti scadenze: 
 – 0,55 euro orari fino al 31 dicembre 2023, 
 – 0,60 euro orari dal 1°gennaio 2024 al 28 febbraio 2025,
 – 0,65 euro orari dal 1°marzo 2025.
A decorrere dal 1°agosto 2023, per gli impiegati l’importo mensile dell’indennità sostitutiva di mensa viene progressivamente elevata secondo le seguenti scadenze:
– 95,00 euro mensili fino al 31 dicembre 2023;
– 103,00 euro mensili dal 1°gennaio 2024.
Indennità per lavori in alta montagna 
Sono stati concordati i seguenti parametri:
– per lavori che si svolgono in località site oltre i 1100 metri e fino a 1500 metri sul livello del mare: 8%;
– per lavori che si svolgono in località site oltre i 1500 metri e fino a 2000 metri sul livello del mare: 13%;
– per lavori che si svolgono in località site oltre i 2000 metri sul livello del mare: 18,5%.
Lavori in galleria 
Al personale addetto ai lavori in galleria è dovuta, in aggiunta alla retribuzione, un’indennità fissata nelle seguenti percentuali:
–  per il personale addetto al fronte di perforazione, di avanzamento o di allargamento, anche se addetto al carico del materiale nonché addetto ai lavori di riparazione straordinaria in condizioni di difficoltà e di disagio, relativo alle piccole sezioni fino a 10 mq. di superficie: 55%;
–  per il personale addetto al fronte di perforazione, di avanzamento o di allargamento, anche se addetto al carico del materiale nonché addetto ai lavori di riparazione straordinaria in condizioni di difficoltà e di disagio, relativo alle grandi sezioni oltre 10 mq. di superficie: 51%;
–  per il personale addetto ai lavori di rivestimento, di intonaco e di rifinitura di opere murarie nonché ai lavori per opere sussidiarie, al carico ed ai trasporti all’interno delle gallerie anche durante la perforazione, l’avanzamento e la sistemazione, relativo alle piccole sezioni fino a 10 mq. di superficie: 32%;
–  per il personale addetto ai lavori di rivestimento, di intonaco e di rifinitura di opere murarie nonché ai lavori per opere sussidiarie, al carico ed ai trasporti all’interno delle gallerie anche durante la perforazione, l’avanzamento e la sistemazione, relativo alle grandi sezioni oltre 10 mq. di superficie: 28%;
–  per il personale addetto alla riparazione o manutenzione ordinaria delle gallerie e degli impianti nei tratti o nelle gallerie ultimate, compresi i lavori di armamento delle linee ferroviarie: 22%.
Indennità di trasferta
L’operaio in servizio, comandato a prestare temporaneamente la propria opera in un cantiere diverso da quello per il quale è stato assunto, ha diritto, in luogo della diaria ad una trasferta così determinata: 
– senza presentazione di documentazione:

Distanza cantiere  Dal 1°agosto 2023 
oltre i 3,5 km e fino a 18 km  6,80 euro 
oltre i 18 km e fino a 45 km  10,10 euro 
oltre i 45 km  11,80 euro 

– con presentazione di documentazione:

Distanza cantiere  Dal 1°agosto 2023 
oltre i 3,5 km e fino a 18 km  10,20 euro 
oltre i 18 km e fino a 45 km  13,10 euro 
oltre i 45 km  15 euro 

Agli impiegati tecnici di cantiere, in assenza delle pattuizioni aziendali, è dovuta una trasferta, senza presentazione di documentazione, così determinata:

Distanza cantiere  Dal 1°agosto 2023 
oltre i 3,5 km e fino a 18 km  6,80 euro 
oltre i 18 km e fino a 45 km  10,10 euro 
oltre i 45 km  11,80 euro 

Elemento Variabile della Retribuzione
E’ confermato l’Elemento Variabile della Retribuzione (E.V.R.), con decorrenza dal 24 luglio 2023. 

La misura è pari al 4% dei minimi in vigore alla data del 30 giugno 2023.
A livello aziendale ogni impresa procede al calcolo dell’E.V.R. utilizzando i due parametri aziendali contrattualmente previsti: ore denunciate in Cassa Edile e volume di affari IVA, come rilevabile dalle dichiarazioni annuali IVA dell’impresa.
Indennità di reperibilità
Ai lavoratori, ai quali il datore di lavoro richieda per iscritto di essere reperibili anche al di fuori dell’orario normalmente praticato dall’impresa, compete un’indennità di reperibilità pari a 7,50 euro giornalieri.
Bonus straordinario energia e spesa 
A causa dell’aumento del tasso di inflazione, le aziende mettono a disposizione di tutti i lavoratori un importo di 250,00 euro a titolo di welfare (non erogabile in denaro), anche attraverso la modalità di consegna di carte carburante

Fusione per incorporazione: società incorporante legittimata a recuperare il credito IVA rigenerato

L’operazione di fusione integra sia sul piano civilistico che fiscale una successione a titolo universale dell’incorporante nel complesso delle posizioni giuridiche attive e passive della società incorporata. La società controllata è, dunque, legittimata a recuperare il credito IVA una volta ”rigenerato” (Agenzia delle entrate, risposta 30 agosto 2023, n. 423).

L’Agenzia delle entrate ha fornito chiarimenti in relazione a una fattispecie nella quale una società, fondendosi per incorporazione ad un’altra, a causa della mancata compilazione del quadro VX della dichiarazione annuale IVA relativo all’attestazione della sussistenza dei requisiti per l’esonero dalla fideiussione, ha ricevuto due atti dall’Agenzia delle entrate per il recupero del credito trasferito dalla controllata alla controllante e, da quest’ultima utilizzato in compensazione nell’ambito della liquidazione dell’IVA di gruppo.

Valutando l’ipotesi di definizione agevolata, a condizione che sia ammesso il successivo recupero dei crediti rigenerati per effetto del pagamento delle adesioni, la società controllata ha chiesto chiarimenti all’Agenzia riguardo all’ammontare dell’IVA recuperabile, al soggetto al quale competono gli adempimenti relativi alla definizione e al recupero del credito e alla modalità di utilizzo del suddetto credito riversato.

 

Riguardo alla definizione in via agevolata delle controversie tributarie aventi ad oggetto atti di recupero crediti d’imposta indebitamente utilizzati, l’Agenzia ha richiamato quanto già chiarito con la circolare del 27 gennaio 2023,  n. 2/E, nella quale viene specificato che il comma 186 della Legge di bilancio 2023 non contiene specificazioni circa la tipologia degli atti oggetto delle controversie definibili e, quindi, possono essere definite non soltanto le controversie instaurate avverso atti di natura impositiva, quali gli avvisi di accertamento e atti di irrogazione delle sanzioni, ma anche quelle inerenti atti meramente riscossivi.

 

Pertanto, gli atti di recupero dei crediti d’imposta indebitamente utilizzati rientrano nel novero degli atti impositivi e le relative controversie possono formare oggetto di definizione agevolata. Parimenti, sono ad oggi definibili le controversie relative agli avvisi di pagamento, gli avvisi di accertamento, gli avvisi di rettifica, gli avvisi di liquidazione e gli altri atti di competenza dell’Agenzia delle entrate a carattere impositivo (tra i quali gli atti di recupero crediti esistenti), purché a monte non esista già un accertamento definitivo.

 

Nel caso di specie, trattasi di procedimenti pendenti, non ancora decisi, riguardo ai quali l’Agenzia conferma la possibilità di definizione applicando, in relazione allo stato e al grado in cui pende la controversia stessa, le percentuali di riduzione stabilite dai commi da 186 a 191 della Legge di bilancio 2023.

Le modalità di attuazione della misura deflattiva da applicare sono quelle rese note con provvedimento direttoriale n. 30294/2023, dal quale si evince che la definizione agevolata delle liti pendenti si perfeziona con la presentazione della domanda e con il pagamento dell’importo netto dovuto o della prima rata entro il termine e con le modalità indicate. Tuttavia, il suddetto perfezionamento resta condizionato all’esito del controllo eseguito dall’ufficio, e potrebbe venir meno in caso di diniego della definizione agevolata.

 

L’Agenzia ha ritenuto opportuno precisare che, laddove l’istante intenda ”rigenerare” il credito IVA, da recuperare successivamente in detrazione nella prima liquidazione periodica o nella dichiarazione annuale, dovrà procedere al pagamento dell’imposta indicata negli atti sopra indicati e rinunciare alla controversia con riferimento all’imposta medesima.

 

Infine l’Agenzia ha chiarito che, ai sensi dell’articolo 2504 bis del codice civile, la società che risulta dalla fusione o quella incorporante assumono i diritti e gli obblighi delle società partecipanti alla fusione, proseguendo in tutti i loro rapporti, anche processuali, anteriori alla fusione.

Pertanto, nel caso di specie, l’operazione di fusione ha integrato, sia sul piano civilistico che fiscale, una successione a titolo universale dell’incorporante nel complesso delle posizioni giuridiche attive e passive della società incorporata e di conseguenza l’incorporante è legittimato a recuperare il credito IVA una volta aver proceduto alla ”rigenerazione”.

Alluvioni 2023, indicazioni sulla presentazione dell’istanza di sospensione dei versamenti

Resa nota una parziale modifica delle modalità per i datori di lavoro agricolo e i lavoratori agricoli autonomi (INPS, messaggio 31 agosto 2023, n. 3005).

L’INPS ha fornito nuove indicazioni per la presentazione dell’istanza di sospensione dei termini dei versamenti dei contributi e degli adempimenti informativi di cui al D.L. n. 61/2023, convertito, con modificazioni, dalla Legge 2023, n. 100/2023.

In effetti, con la circolare n. 67/2023 era stato comunicato che, per poter usufruire della sospensione dei termini sopra citati era necessario inoltrare apposita istanza tramite il “Cassetto previdenziale per aziende agricole” e il “Cassetto previdenziale per agricoltori autonomi” nella sezione “Domande Telematiche” (Istanza di sospensione) a decorrere dal 1° settembre 2023 al 30 settembre 2023.

A parziale modifica di quanto indicato, l’istanza di sospensione con titolo “Sosp. eventi alluvionali 1° Maggio 2023 Emilia-Romagna” potrà essere presentata dai contribuenti legittimati a usufruire della sospensione in oggetto, a decorrere dal prossimo 1° settembre 2023 e fino al 30 settembre 2023, con le seguenti modalità:

datori di lavoro agricolo che assumono manodopera, tramite il nuovo “Cassetto previdenziale del contribuente”, sezione “Telematizzazione” > “Crea istanza AG”;

lavoratori agricoli autonomi, tramite il “Cassetto previdenziale per Agricoltori Autonomi”, sezione “Comunicazione bidirezionale” > “Invio comunicazione”.

Ebap Piemonte: contributo per conseguimento diploma scolastico del personale dipendente

In caso di conseguimento di un diploma scolastico, diploma professionale, sarà possibile richiedere un contributo di 1.000,00 euro alle OO.SS.

L’Ebap, Ente Bilaterale dell’Artigianato Piemontese, ha messo a disposizione un contributo per il personale dipendente, in forza da almeno 6 mesi, che consegua un diploma scolastico di scuola secondaria di secondo grado, diploma professionale, conseguito presso scuole pubbliche o parificate. 
Il contributo, previsto nella misura di 1.000,00 euro una tantum, deve essere richiesto rivolgendosi personalmente o tramite e-mail agli Sportelli delle Organizzazioni sindacali. Le richieste devono essere presentate entro il 31 marzo dell’anno successivo al conseguimento del titolo di studio.
Per ottenerlo sarà necessario presentare la seguente documentazione: 
– attestazione ISEE standard in corso di validità al momento della presentazione della domanda, non superiore a 35.000,00 euro; 
– dichiarazione conseguimento rilasciata dall’istituto scolastico;
– modello C.

Definizione agevolata delle liti pendenti e possibilità di rigenerazione di un credito IVA

Nell’ambito della definizione agevolata delle liti pendenti, l’Agenzia delle entrate ha chiarito che per la rigenerazione di un credito IVA è necessario versare separatamente l’imposta dovuta e scegliere la definizione agevolata solo per le sanzioni e gli interessi (Agenzia delle entrate, risposta 30 agosto 2023, n. 422).

L’articolo 1, comma 186, della Legge di bilancio 2023 dispone che le controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte l’Agenzia delle entrate ovvero l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello innanzi alla Corte di cassazione, possono essere definite, a domanda del soggetto che ha proposto l’atto introduttivo del giudizio o di chi vi è subentrato o ne ha la legittimazione, con il pagamento di un importo pari al valore della controversia. Dagli importi dovuti ai fini della definizione agevolata si scomputano quelli già versati a qualsiasi titolo in pendenza di giudizio.

 

In riferimento alla definizione in via agevolata delle controversie tributarie aventi ad oggetto atti di recupero crediti d’imposta indebitamente utilizzati, l’Agenzia delle entrate, con la circolare del 27 gennaio 2023, n. 2/E, ha già avuto modo di chiarire che, il suddetto comma 186 della Legge di bilancio 2023 non contiene specificazioni circa la tipologia degli atti oggetto delle controversie definibili e, quindi, possono essere definite non soltanto le controversie instaurate avverso atti di natura impositiva, quali gli avvisi di accertamento e atti di irrogazione delle sanzioni, ma anche quelle inerenti atti meramente riscossivi.

Al riguardo, la circolare del 1 aprile 2019, n. 6/E, ha precisato che gli atti di recupero dei crediti d’imposta indebitamente utilizzati rientrano nel novero degli atti impositivi e che, quindi, le relative controversie possono formare oggetto di definizione agevolata.

La definizione si perfeziona con la presentazione della domanda e con il pagamento dell’importo netto dovuto o della prima rata.

 

Nel caso di specie, l’istante sta valutando l’ipotesi di definizione agevolata di due contenziosi, soltanto a condizione che sia ammesso il successivo recupero dei crediti rigenerati per effetto del pagamento delle adesioni, chiedendo pertanto chiarimenti in merito all’ammontare dell’IVA recuperabile e la modalità di utilizzo del credito riversato.

In risposta l’Agenzia precisa che, laddove l’istante intenda ”rigenerare” il credito IVA, da recuperare successivamente in detrazione nella prima liquidazione periodica o nella dichiarazione annuale, dovrà procedere al pagamento dell’imposta indicata negli atti e rinunciare alla controversia con riferimento all’imposta medesima. Tale controversia, una volta ridotta alle sole sanzioni e agli interessi, potrà essere definita secondo quanto previsto dall’articolo 1, comma 191, della Legge di bilancio 2023. Dunque, dovrà essere versata separatamente l’imposta dovuta e sarà possibile la definizione delle sole sanzioni collegate al tributo e degli interessi mediante la sola presentazione della domanda.

Infine l’Agenzia chiarisce che, qualora l’istante decida di ”rigenerare” il credito IVA, potrà riportare nel rigo VL40 della propria dichiarazione IVA/2024 per il periodo d’imposta 2023 l’importo del credito IVA versato corrispondente a quanto recuperato con gli atti emessi dall’Agenzia.